IL PROGETTO

Il progetto “Visioni Molteplici” punta a dare modo ai giovani di età compresa tra i 16 e 35 anni, di conoscere le rilevanti esperienze artistiche presenti sul territorio provinciale e cittadino, che hanno segnato, a livello nazionale e internazionale, la ricerca letteraria, musicale, teatrale, pittorica e visiva del Novecento. Tuttora questo territorio dà origine a produzioni di elevato livello che sono paradossalmente conosciute e apprezzate più nel resto d’Italia e all’estero che qui.

Si tratta in particolare di produzioni di videoarte e poesia visiva che, partendo dalle pioneristiche sperimentazioni di artisti di primo piano, legati a questo territorio, i quali hanno saputo incrociare i linguaggi della pittura, della musica, della letteratura, del cinema – del calibro di A.G. Bragaglia, A. Ciacelli, C. Zavattini, D. Paris, E. Moricone, G. Toti, L. Refice, e altri – grazie ai giovani possono rinnovarsi fino ad approdare nel campo dell’arte virtuale: un nuovo e stimolante campo di ricerca che, grazie alle competenze tecnologiche acquisite naturalmente dalle generazioni più giovani, può dare modo di approfondire ed evolvere una tradizione di notevole spessore.

Abbiamo individuato il target giovanile con uno sviluppo a cerchi concentrici. A partire dalla quasi gran parte della popolazione 16-35 anni, il progetto tende a focalizzarsi verso un nucleo di ragazze e ragazzi che possano assumere il ruolo di innovatori sociali e costituire un co-working artistico globale:

  1. il primo più ampio ambito di azioni coinvolge l’intera platea, costituita da diverse migliaia di unità, degli studenti delle Superiori di Alatri e dei centri che su Alatri gravitano, che saranno coinvolti in attività informative;
  2. un secondo cerchio comprende un numero più ristretto, ma ancora considerevole, di giovani che intendono proseguire i loro studi nel campo della ricerca letteraria, artistica, musicale, e che potranno svolgere attività professionalizzanti nel settore della custodia, archiviazione e promozione dei beni librari e culturali in genere (materiali e immateriali);
  3. infine, il nucleo vero e proprio arriva a comprendere coloro che vorranno impegnarsi in attività di ricerca e sperimentazione per nuovi prodotti artistici e progetti che trovino in un nuovo centro documentale e di sperimentazione un laboratorio aperto, dotato di strutture adeguate (hardware e software specifici, oltre che quelle più tradizionali: connettività elevata, attrezzature, ecc.) e una mentalità da coworking artistico.

I giovani non sono solo i destinatari delle azioni appena delineate: ne saranno invece anche i veri protagonisti, poiché saranno chiamati ad assumere decisioni collettive partecipate e ad attuare in prima persona, in collaborazione con il Comune e gli altri enti che costituiscono il partenariato, ogni fase realizzativa del progetto.