I comunisti

Circoli senza fine del buio
gallerie senza luce
sotterranei di cielo
andiamo
al di là delle nostre mani
le lance aguzze del nemico
con una palma aperta e un pugno chiuso le cerchiamo
nel buio
davanti a noi non c’è strada
il compagno che cade ci avverte
se sotto i piedi si spalanca
la bocca della vertigine
sappiamo di dove veniamo – da lontano –
da molto lontano, da sempre –
e dove andiamo sappiamo – andiamo
sempre più lontano
dietro di noi la strada della storia
marciamo sul limite estremo
a ogni passo facciamo la via
in avanti
spazi immensi, i circoli si allargano
chi cade è come la pietra
lanciata nel lago – conosciamo
da lui il nemico
con le mani nel buio e la lanterna
sul pantano gettiamo un ponte
tastiamo il mondo con le cellule del cuore
bestemmiando e pregando
i nostri tavoli ingombri di verbali
navigano nel mare degli ordini del giorno
accendono fanali all’aperto
nella tempesta
con la frusta della critica spingiamo i cavalli al galoppo
attraverso i tristi giorni di novembre scorgiamo la gioia
che sorride lontana, al di là del buio, che splende
nelle pozzanghere
ci riuniamo, facciamo relazioni, chiediamo la parola
chiediamo sempre la parola, la prendiamo
se non ce la vogliono dare, verifichiamo
anche le parole
col suono delle voci misuriamo il vuoto
sulla bilancia dell’autocritica ci pesiamo
con la implacabilità dei buoni dividiamo
per unire
e foglio su foglio, riga su riga, parola su parola
e lo sciopero, il comizio, la solidarietà dello stesso nemico
coaguliamo l’umanità come un giovane sangue, creiamo
nuclei d’uomo
così, con l’esplosivo della disperazione in mezzo a cui viviamo
e della gioia che vogliamo, con la lampada della tristezza
avanziamo da molto lontano, instancabili
verso molto lontano

Prepariamo la mina, è di un esplosivo potente
la tristezza dell’uomo può far saltare le montagne
la mia malinconia può tagliare il diamante

farai tu brillare la mina
amore, con un sorriso.

Autore: Gianni Toti

Data: 1 gennaio 1951

Numero serie: 1951_0239

Temi: Orgoglio; forza; speranza

Emozioni trasferite nella scrittura: Orgoglio; forza; speranza