Al fucilato sconosciuto

Tutta la vita domanderemo
perché sorridevi alla morte
un istante prima della distruzione,
tutta la vita, e nessuno
nessuno risponderà,
nessuno ci dira perchè la tua bocca
sorrideva di primavera
davanti a dodici bocche d’inferno
spianate nel ghigno della morte

Un istante di fuoco, poi più nulla di te
carne sola, sangue, fango, ossa
e le tue labbra morte che sorridono ancora

Tutta la vita domanderò a me stesso
perché sorridevi, sconosciuto compagno
nessuno risponderà, certo, nessuno saprebbe,
io solo, certo, saprò come rispondere
a me stesso, quando avrò imparato
come te a sorridere alla vita
che scoppia eterna nella morte,
perché la morte non esiste.

Autore: Gianni Toti

Data: 11 marzo 1949

Numero serie: 1949_0218

Temi: Morte; stima; speranza

Emozioni trasferite nella scrittura: Stima; speranza