Presentazione di “Monte Cassino 1944” di Nando Tasciotti

Presso la Biblioteca Totiana dell’Associazione Gottifredo, Via E. Lisi n. 2 ad Alatri (FR), venerdì 15 marzo 2024, alle ore 17.30, verrà presentato il saggio Monte Cassino 1944  di Nando Tasciotti (Youcanprint, 2024).

Dalla descrizione del libro: Crimine di guerra, necessità militare o tragico errore? Inganni, abbagli e menzogne portarono il 15 febbraio 1944 aerei anglo-americani a bombardare la millenaria abbazia di Montecassino. Il libro documenta soprattutto il ruolo dei leader. Hitler ebbe la colpa primaria. Ordinò di abolire l’area neutrale promessa al Vaticano e di attestarsi non “dentro” (come ritenevano soprattutto alcuni generali britannici) ma “fin sotto le mura”.Un vantaggio militare, sulla Linea Gustav, comunque decisivo.Illecito. Churchill, con un telegramma al generale Alexander, sollecitò l’attacco del generale Freyberg. Motivi e risultati. Poi di Montecassino non parlò più, per anni. E quando lo fece… Roosevelt spiegò: “Necessità militare”. C’era? E per Roma, usata militarmente dai tedeschi, inviò un consiglio al Papa. Pio XII non protestò subito e forte, per proteggere Roma. Ma dall’Archivio Segreto emerge un’autocritica: anche l’abbazia avrebbe potuto essere salvata, in una certa fase. E il salvataggio dei Tesori vantato dai tedeschi? Si risolse nel furto di capolavori dei musei napoletani. L’ordine di Göring, d’intesa con Hitler. Ma i monaci nascosero il Tesoro di San Gennaro, proprio su un loro camion.

Nando Tasciotti, giornalista e scrittore, ex inviato del “Messaggero”, negli ultimi anni è impegnato in ricerche internazionali sui retroscena politico-diplomatici del bombardamento dell’abbazia di Montecassino. Il suo libro Montecassino 1944. Un’abbazia torturata (Youcanprint, 2024, pp. 439) documenta i ruoli di Hitler, Churchill, Roosevelt e Pio XII in uno degli eventi più noti e dibattuti della Seconda guerra mondiale. In un altro recente libro,San Gennaro a Montecassino (Youcanprint, 2017, pp. 95), ha rivelato nuovi elementi su come uno dei Tesori più preziosi al mondo fu salvato durante la Seconda guerra mondiale.

La Biblioteca Totiana raccoglie volumi, documenti, materiale di lavoro, opere d’arte, attrezzature tecnologiche del poeta e giornalista Gianni Toti, intellettuale e artista che ha legato il suo nome alla «poetronica» e alla sperimentazione poetica dell’avanguardia del Novecento. Nelle parole di Pia Abelli Toti, un “assertore battagliero della necessaria unità fra avanguardia artistica della lotta contro gli automatismi del linguaggio, dell’arte come creazione sempre sperimentale di pensiero”.