La triste gioventù del nostro tempo (documento)

Ai giovani del nostro tempo
cara abitudine la tristezza
cui la guerra la giovinezza
squillando sordamente
quando improvvisi ci si sente vivere
e cerca foce il sangue nelle vene
e gli occhi attendono istanchi, un barlume
che fulmini la stanchezza
assurda senza cammino
e l’arido scampo della memoria

Amore di solitudine, dolce morte
il futuro è un ricordo che s’apre
agli impossibili volti del peccato.

Giovinezza leggera, irrevocabile,
così ti perdi e svanisce il tuo canto
a bocca chiusa , addensa gli infiniti
nello spazio di un cuore buio e tace.

E’ un vicolo cieco la tua speranza
di liberarti della pena acuta
del desiderio nel vivo presagio
della tristezza e scivolare come
un fantasma impassibile nel ponte
che fonde gli infiniti
del nulla alla tua morte

libera il canto, giovinezza, il canto…… 22/12/43

Libera il canto, giovinezza, il canto,
sali sul colle, agli alberi di luce
cogli le stelle come frutti, ai rami
poi discendi alle valli, rompi il buio
con la stellare luminosità
nelle città contorte, arse….
Non vedi
inseguirsi bandiere attorno a stelle,
la melodia del vento dalle strade
alte dei cieli alle tue nuove strade
piovere giù dai grappoli di nuvole
e presagire l’ultimo uragano!

Le bandiere del sogno, giovinezza,
ti sventolano l’anima, e tu seguile
rosse, più rosse del tuo sangue. Bruciano
nelle vene d’Italia e tu le accendi
quando discendi alle città dei monti
a liberare le tue nuove strade
dalle macerie del vecchio passato

Nelle vene d’Italia quale sangue
rifluisce e fiammeggia e quali rompono
germi dell’avvenire il fosco involucro
la vecchia scorza che resiste e geme?

Fraudi ideali umani, ci ricordano
i nostri morti, il loro rosso fango
o come quiete della poesia
lontane amate noi voliamo il valico
del dolore e del dubbio e ci accompagnano
i vostri morti, le ombre che noi fummo

Libera il canto, giovinezza, al volo
della speranza nel volto impassibile
del passato. Apre le sue porte il mondo
vasto dell’avvenire e tu spalancale
con la bufera del tuo canto ed entra
nel mondo eterno dell’umanità.

Autore: Gianni Toti

Data: dicembre 1943 – dicembre 1944

Numero serie: 1944_0039

Temi: Patriottismo; morte; speranza

Emozioni trasferite nella scrittura: Speranza