Presentazione “La pupilla è una bambola e altre parole bellissime”

Presso la Biblioteca Totiana dell’Associazione Gottifredo, Via Lisi n. 2 ad Alatri (FR), sabato 21 ottobre 2023, alle ore 18.00, verrà presentato il volume La pupilla è una bambola e altre parole bellissime  di Arianna Fiore (Piédimosca, 2023). Converserà con l’autrice Elena Santucci, docente di Io Studio Italiano.

L’incontro è curato dall’Associazione Gottifredo in collaborazione con “Io Studio Italiano. Alta scuola di lingua e cultura italiana” e la Biblioteca Totiana.

Note sul libro. Le parole sono importanti. E come per tutte le cose, anche le parole hanno una loro storia. Conoscerne l’etimologia vuol dire conoscerne l’origine e la loro evoluzione nel tempo e nello spazio. E proprio di questo parla il libro “La pupilla è una bambola” di Arianna Fiore. E lo fa in un modo leggero che a volte sembra di leggere una favola. È Una raccolta di etimologie dalla A alla Z, un libro che indaga sull’origine di alcune delle parole che pronunciamo ogni giorno.

Arianna Fiore nasce nel 1984 a Casalvieri, in provincia di Frosinone. Alcune sue brevissime prose sono pubblicate sul blog multiperso e nell’omologa antologia di microfinzioni curata da Carlo Sperduti (Piédimosca, 2022). La pupilla è una bambola è il suo primo libro.

Io Studio Italiano è un’iniziativa dell’Associazione Gottifredo in collaborazione con l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Offre una formazione linguistica d’eccellenza ad adulti e ragazzi di tutte le nazionalità, in un ambiente stimolante immerso nella cultura italiana. 

La Biblioteca Totiana raccoglie volumi, documenti, materiale di lavoro, opere d’arte, attrezzature tecnologiche del poeta e giornalista Gianni Toti, intellettuale e artista che ha legato il suo nome alla «poetronica» e alla sperimentazione poetica dell’avanguardia del Novecento. Nelle parole di Pia Abelli Toti, un “assertore battagliero della necessaria unità fra avanguardia artistica della lotta contro gli automatismi del linguaggio, dell’arte come creazione sempre sperimentale di pensiero”.