L’esperimento continuava, il futuro ripeteva il passato,
apparenze e irrealtà, effimere cattiverie, vite senza vita
si accumulavano in montagne di meraviglia:
saremo morti, un giorno, anche noi, avremmo dovuto
compiere una impresa così seria, chissà quanto importante,
La morte è duratura: l’abbiamo sempre saputo
fingendoci trapassi velocissimi e indolori,
oceani di tempo si spalancano, invece,
tra qui e dopo, quando dobbiamo ricucire
i pezzetti di vita nella stoffa dell’eternità..
Incompleti, casuali, inghiottiti dalla morte?
Integri, (‘), completati, allora?
Gli emisferi della vita e della morte combaciano
dolcemente, la sutura è impercettibile,
qualche cosa si è liberata di noi, ci ha detto.
Addio fino da adesso, dunque, sequela di eventi,
che avrete inizio quando tutto avrà fine, e
il futuro prossimo diventerà anteriore e colorerà
il suono della corda sottile quando
si spezzerà vibrando – e la vibrazione avrà avuto
soltanto inizio per un sempre che nasce, irregolare …
Autore: Gianni Toti
Data: 1962
Numero serie: 1962_2844
Temi:
Evento motivante:
Emozioni trasferite nella scrittura:

