Una bruciatura una cicatrice una piaga
sulla tenerissima carne dei cieli..

(L’ho scritto. Ora immaginatelo)

Le larice rosse delle meteoriti
(un nome come un altro, voi capite)
le lamine di spazio temprate dai pianeti,
le bolas infinite nel giro immenso dell’orbita
prima del lancio chissà quando

Il dolore dell’universo del grande corpo
squassato dalle stelle che esplodono in roghi di cieli
divorato dai tarli umani proliferanti
roditori tenaci avanzanti nelle vene azzurre
degli spazi nelle viscere bianche dei mondi

La febbre sulle rosse fronti degli orizzonti
i miasmi della vita sulle lagune degli astri

Io solo, virus umano cosciente,
misuro la febbre in dolore la piaga…