I nostri giorni avanzano come soldati
in pattuglie di mesi, in reggimenti d’anni
soldati di armate di secoli..
e non si sa donde vengono
chi li comandi e dove
marcino e quale guerra
da secoli combattono
Pure avanzano sempre, senza sosta
ma non senza ferite, col cotone
delle nuvole bendano la fronte
scuotendo polvere umana
delle scarpe del tempo
Armate dietro di me, eserciti davanti
e la bandiera in testa, tanto lontana
che non sappiamo neppure se sventoli
davvero laggiù, col generale sconosciuto
A volte il vento fischia e io credo che
sia l’eco della musica guerriera
che lontano si sfrena e là vorrei
essere, in corsa, le labbra sulla tromba
agitando l’incredibile bandiera…
Autore: Gianni Toti
Data 5 dicembre 1955
Numero serie: 1955_403
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