Altrove, un altro quando e un modo assurdo

Altrove, un altro quando e un modo assurdo
vorrei andare e cercare e conoscere
non so ancora il colore
dell’eternità,
nè il sapore di mai :
o il piacere di sempre
altrove o dentro un altro cuore
infilandomi dentro un’anima
impazzita per la morte del mondo

un’onda in mezzo a un popolo di onde
un frutto di giardini,
o una speranza sperata da me
o una idea pensata da te
un desiderio di lei
un lamento di lui
una note, un calore, un verso, un seno

altrove, un’altra vita, e aver tre occhi
uno qui, sulla fonte del vento
e due qui, sui miei piedi veloci,
altrove, e la morte é un sorriso

Autore: Gianni Toti

Data 1 dicembre 1955

Numero serie: 1955_398

Evento scatenante:

Temi:

Emozioni trasferite nella scrittura: