La solitudine è un cielo d’occhi
senza fronti, uno spazio di volti
senza occhi, un abisso di fronti
senza volti
e io sono solo un occhio in questo cielo
e in questo spazio solamente un volto
e in questo abisso mia fronte perduta
poi verrà il vento, ed occhi e volti e fronti
cercheranno uno specchio a dirsi uno,
e il cielo sarà tutta solitudine,
un pallido dio senza coscienza
Autore: Gianni Toti
Data: 16/10/1958
Numero serie: 1958_974
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; malinconia
Temi: contemplazione; condizione umana; solitudine