Guardati dunque, dentro il paesaggio

Guardati dunque, dentro il paesaggio
del tuo scheletro guardati,
comanda
adesso alle tue mani, ordina ai piedi,
di fare e andare, prova se riesci:

tu, uno? uno soltanto, uno tu
con mani e piedi ed ossa ubbidienti?
e pensieri gregari da mandare
a rotule, a falangi, a nervature?

Pensare. Puoi pensare qualcos’altro
che questa ribellione? No, obbedisci
ai tuoi pensieri. E cosa sei? pensieri
che scrivono e comandano a occhi e dita
che obbediscono-e negano-stasera?

Non guardi più? Volti il tuo paesaggio
contro il muro dell’anima? Ma puoi?
Ti obbediscono il muro e l’anima,
e le vene delle dita delle mani?

Autore: Gianni Toti

Data: 03/09/1958

Numero serie: 1958_958

Evento scatenante: introspezione

Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; timore; rassegnazione

Temi: corpo; vecchiaia; mutevolezza