L’amore è un vicolo cieco,
suicidio e omicidio,
dopo un po’ siamo contro il muro
camminandoci addosso, senza accorgercene,
a ucciderci:
a volte fecondiamo figli,
a volte i figli vanno bene,
a volte: ma quello che conta:
autofecondarci,
crearci nuovamente, rinascere, mutare,
morire continuamente:
questo è più difficile:
quando siamo contro quel muro
moriamo una volta sola
uccidendo:
amare è non amare
prima di amare amavo tutti: e ora
più te non amo che mi uccidi
né me che non mi accorgo di morire
con le mie mani strette alla mia gola
Autore: Gianni Toti
Data: 29 giugno 1958
Numero serie: 1958_890
Evento scatenante: amore
Emozioni trasferite nella scrittura: frustrazione; rimpianto
Temi: amore; mutevolezza