Io sono così, interrogo parole:
a chi domanda rispondo
parole, e poi anch’io parole interrogo
Così sono gli oracoli, così i sacerdoti
di Delfo, così le domande, e le risposte
– i pensieri colombi viaggiatori
negli universi delle menti:
E non importa ch’io sappia o che io
ignori e perché io sappia e perché no.
tacita è la tristezza di chi interroga
tacita e l’ignoranza del responso.
Io scrivo, descrivo, ricordo, prevedo,
spedisco colombi pensieri e attendo
che tornino da viaggi senza fine da lingue
sconosciute traduco, e non so perché.
ma anch’io vorrei sapere, e non ho tempo
d’incuriosirmi di curiosità,
o di meravigliarmi
dello stupore del mondo.
– dell’anima infinita stupefatta
d’esistere e stupita di stupirsi
Autore: Gianni Toti
Data: 17 settembre 1956
Numero serie: 1956_499
Evento scatenante:
Temi: poesia; identità
Emozioni trasferite nella scrittura: consapevolezza