Non perderti così, non annegare
negli spazi, come una stupida meteora,
non giova scegliersi come destino
una oscura traiettoria verso il nulla
Così ti prego, così ancora ti supplico,
graffiandoti quando mi sfuggi
e le mie vecchie unghie smozzicate
scrivono versi rossi sulle teneri carni.
Ma tu torpida incedi, musicalmente sbadigli,
scivoli nella fronte del sonno
oltre una porta leggera
in una stanza senza sogni.
Sei passata, e una pallida memoria
ti fingo al di qua della soglia,
dove trema ancora nell’aria
il tuo gesto suicida: uno sbadiglio
Autore: Gianni Toti
Data: 11 settembre 1956
Numero serie: 1956_493
Evento scatenante: amore
Temi: estenuazione
Emozioni trasferite nella scrittura: disperazione; inquietudine; fragilità