Il tempo era un’asina lenta
che andava solo da qui a li
oggi, e da li a laggiù domani,
o magari da qui a qui
contemplando la sua ombra
Era. Poi è diventanto
un cavallo un po’ impaziente
con la criniera irritata
dalle zanzare del futuro
e va sempre da qui a laggiù
oggi, e domani da laggiù a chissà
Adesso anche gli zoccoli sono lenti
e le ruote e le ali più non bastano
Il tempo non si guarda più allo specchio,
deve correre solo per restare
dove si trova adesso, e accelerare
se vuole distaccarsi di una testa
dalla sua ombra nera piè-veloce
Io lo trattengo, ma non ho più voce .
Autore: Gianni Toti
Data: 1961
Numero serie: 1961_1587
Temi:
Emozioni trasferite nella scrittura:
