Tu dici solitudine di te
io dico solitudine del pianeta
il pianeta dice solitudine del cosmo
e il cosmo…
Puntini, puntini,
e le parole frontiera, limite, orizzonte,
spazio e cielo al plurale. orbite, vuoto,
tutto e nulla, libertà… (e poi ancora: libertà)
E poi sempre puoi affacciarti
sull’orlo dei tuoi occhi
affrontando il baratro,
facendo i conti con la parola infinito,
con la parola eternità, immortale,
e con la parola morte, alla fine,
contrapponendole la parola nascita
e il prima di nascere, la pre-morte…
Non morirei soltanto, era già morto
prima della luce a cui sei venuto,
(Sei venuto? Ci sei venuto?
O ti ci hanno mandato? Ti ci sei mandato?)
Ma nessuno, nessuno sa nulla:
e questo soltanto, questo è bello
Autore: Gianni Toti
Data: 1961
Numero serie: 1961_1540
Evento scatenante:
Temi: Solitudine, paura dell’infinito
Emozioni trasferite nella scrittura: malinconia
