Basta fissar la pagina bianca

Basta fissar la pagina bianca
con occhi interni e subito parole
chiave girano lente nella toppa
dell’anima: la carta s’inazzurra,
e, mare dici subito e poi cielo,
e stelle e luna, e vento, e fiori, e luce,

Ma lo schermo è più cupo, si fa sempre
più difficile immagini captare:
il mare è solo un cielo che è caduto,
le stelle atomi esplosi, e anche la luna,
la vecchia luna non sarà nient’altro
che un’america nuova, il vento poi
scomparirà condizionato come
un cane che scodinzola allo spazio,
e si comprano i fiori, più nessuno
li coltiva nell’anima, e la luce
si spegne, lentamente, dentro un mondo
illuminato sempre, senza notte..

Autore: Gianni Toti

Data: 31/12/1960

Numero serie: 1960_1446

Evento scatenante:

Temi: universo

Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; angoscia; malinconia

Come speroni di spazio smerigliato