Parlo di me, di un uomo che è con me,
che conosco, certo, che non conosco, certo,
Si capisce, io so che domattina
terrà il rasoio ad ombra, da sinistra
a destra verso il basso. obliquamente.
e altre cose così, tante ne so…
Quando lo vedo, allo specchio, io lo saluto
È lui, son io, non c’è dubbio, è così,
ma prima di voltarmi me lo dico,
e mi preparo a quel consueto incontro
col solito sorriso, un po’ melenso
francamente.
Ma ieri ero distratto,
sono entrato nel bagno d’improvviso
pensando a un personaggio dentro al sogno
appena allora sognato, così
e ho visto un uomo là, chiuso nel vetro
che mi guardava con curiosità,
un po’ maligno, e con pena, severo,
giudice accusatore ed avvocato…
Mi volsi in fretta, e mi ricomposi
per affrontarlo, con un buon sorriso
impermeabile, efficace, come sempre.
Ci provai. Non rispose, lì per lì……..
Autore: Gianni Toti
Data: 12/07/1960
Numero serie: 1960_1277
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; incertezza; malinconia
Temi: identità; contemplazione
