Vorrei una morte pure, già guardarmi
dietro di me, da uno specchio lontano….
Non mi son visto, non mi son sentito
nascere, uscir dal sogno della carne,
dalle lunghe acque lente primigenie
come una ameba che si cresce braccia
per toccare la riva e crea i suoi occhi
necessari; vorrei adesso vedermi
morire, come nascere. Vorrei
in quel momento di stupefazione
solo capire, pensare a capire,
capire, e poi non capire mai più,
(con il sospetto che l’eternità
sia questa, questa morte, questo puro
capire, questa aurora nera….)
Autore: Gianni Toti
Data: 04/07/1960
Numero serie: 1960_1269
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; angoscia; malinconia
Temi: morte; contemplazione
