Stasera penso a quando
ancora non era nata,
la morte, e ancora dormiva l’azzurro
nelle rubriche dei colori,
e sento un odore di poveri cieli,
e il silenzio di speroni spenti
sui fianchi di un cavallo sonnolento
Cercavo una patria minima
per me, stasera, mi piangevano allegrie
calpestate sotto i piedi,
e l’uomo che dentro mi si cancellava,
e le pietre dure dei ricordi
e i visi nell’acqua, gli specchi rotti delle immagini,
e gli occhi pensativi che mi inseguivano
E mi nominano l’aria, il silenzio, la solitudine, adesso,
grati per il mio pensiero
assurdo; pensare che forse
nessuno ha mai pensato a quando
la morte non era nata..
(Capite? e a quando morirà..)
Autore: Gianni Toti
Data: 06/06/1960
Numero serie: 1960_1243
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine
Temi: contemplazione; morte
