Animali di sabbia, coltelli di cenere

Animali di sabbia, coltelli di cenere,
ombre concave, labbra di nulla,
pezzi di stelle spente naufragate
nello spazio da sempre, eccoci qui
dentro quattro punti, una penna e una cartella

Ancora adesso, l’energia del mondo balbutisce,
esperimenta razze imperfette che si massacrano,
e muoiono appena vive o si ritirano nel ventre
delle madri già polvere dispersa,
distruggendo memoria della nascita

E delitti perfetti, e suicidi di massa,
universi di energie imputridite,
la maschera del mondo si deforma,
e geografie di rughe agli orizzonti
invecchiano gli spazi ancora giovani…

Si salverà qualcosa, è probabile,
alla fine, qualcosa riuscirà
a vincere la sabbia, la cenere, l’ombra
Ma sabbia, cenere e ombra
resteranno, senza riscatto, alle spalle

del Dio-uomo, sognato, che saremo…

Autore: Gianni Toti

Data: 27/05/1960

Numero serie: 1960_1233

Evento scatenante:

Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine

Temi: vita; morte; universo; condizione umana