E tu ti chiedi come si può vivere
senza sapere nulla del passato
e del futuro, e continuare ad andare
con questa poca luce dietro e avanti,
e la nebbia più in là?
Dici che non sappiamo proprio niente,
solo domande generare e figli
di domande, da sempre, rimandando
la soluzione a giorni più propizi
di libertà, al suo regno lontano …
Ora affermi che abbiamo messo al bando,
esiliati da noi, dio, morte, amore
per vincere bisogni e schiavitù,
ma gli esiliati sono andati via
tanto lontani che non torneranno…
E torni adesso a chiederti se è inutile
edificare della libertà il regno,
noi, sempre superati dalla morte,
inseguitori eterni degli spazi
che fuggono su immobili cavalli.
Ma un giorno più non chiederai : con gesto
stanco e deciso tu rovescerai
della domanda la moneta, in alto
sopra agli occhi gettandola. E poi forse
anche dall’altra parte una domanda…
Autore: Gianni Toti
Data: 13/06/1959
Numero serie: 1959_1066
Evento scatenante: racconto
Emozioni trasferite nella scrittura: rassegnazione
Temi: imperfezione umana; depressione