Tra pareti di spazio, soffitti di vento, e
pavimenti di passi, da un edificio all’altro
invisibile traversando, sempre
tra pareti, pesanti leggere, pareti,
da una cella all’altra più grande più piccola
fuggendo, rinchiudendosi, fuggendo
rinchiudendosi, sempre tra pareti
lontane come uno sguardo vicine
quanto una mano , l’orizzonte non si sgretola
all’orizzonte,
forse
non si deve fuggire, si deve
entrare, non uscire,
da parete grande a parete piccola,
da cella grande a cella piccola
più piccola piccolissima …..
sempre tra pareti, no, sempre
tra soffitti di cieli, perimetri di pianeti,
fino alla parete di nulla che,
essendo di nulla, non c’è … !
Autore: Gianni Toti
Data: 06/06/1959
Numero serie: 1959_1057
Evento scatenante: introspezione
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine
Temi: crisi; condizione umana; tumulto interiore