La bara della notte ora si chiude
su un giorno vecchio di ventiquattrore,
un popolo di stelle si é levato
per un viaggio di nomadi speranze
e noi ci avviamo verso l’universo
ad occhi chiusi sorseggiando versi
dai bicchieri del sonno, dolce morte
sta morendo il mio amico cervello,
da milioni di celle i miei pensieri
conquistano una breve libertà,
pr otto ore faremo come dio
col mondo, come un bimbo col giocattolo
più razionale, lo rifanno assurdo
come la fantasia, infilando cieli
nella cruna del sogno, in un immenso
perfetto manicomio di sempre e di mai
e di ieri farò e domani facevo…
e riconosco il mondo, vado incontro
all’universo; questa notte lo capisco
Autore: Gianni Toti
Data 30 novembre1955
Numero serie: 1955_397
Evento scatenante:
Temi:
Emozioni trasferite nella scrittura:
