Lucide inquietudini, speranze annebbiate,
non ho più nulla da vendere,
anche le mie parole ho svalutate
sul mercato delle anime sensibili
vado marciando anch’io, anche tu, dall’incosciente,
in un mondo automatico, mi occorre
un supplemento di coscienza.. tu
potrai darmelo forse, d’un sorriso..
E queste sono solo scaramucce,
la patria-passato si fa più lontano,
emigriamo dall’anima, marciamo
verso frontiere ignote, il mondo è fluido
come la nebulosa che sorride
al di la delle stelle, e forse é l’alba
e il vecchio tempo sonnolento forse,
il vecchio tempo dormiente e fluttuante,
si sveglierà domani, darà il ritmo
al mio cuore impazzito, muterà
la mia polvere in seme dentro al ventre
luminoso del cosmo, a farmi nascere
ancora, creatura del futuro
Autore: Gianni Toti
Data 25 settembre 1955
Numero serie: 1955_387
Evento scatenante:
Temi:
Emozioni trasferite nella scrittura:
