Tu che mi fai censura alle parole

Tu che mi fai censura alle parole
e che mi trovi come un fazzoletto
zuppo di vergognose azzurre lacrime
(e uno specchio di lacrime aspettavo
senza saperlo- lo sapevi tu?),
chi sei e che cosa vuoi tu dal passato
con le vecchie paure a tormentarmi?
Ho il cuore gonfio anche delle tue
passioni soffocate, e voglio dirle
e liberarmi, spolverare le stelle,
lucidare la luna, il sole splendere

Mi ripeti di credere e non credere,
per una mano come un ragazzino
mi porti a scuola con antichi libri
ho paura d’amare, oggi, per te,
mi pesano gli amori disperati
dei secoli invecchiati, non so più
e non so ancora se amo o se l’amore
mi ha chiuso in una formula: lo so,
come sei vivo tu, passato, ancora
nella tua tomba sollevi il coperchio
del tempo e atteggi un ghigno
sei denti senza labbra…

Autore: Gianni Toti

Data: 4 gennaio 1955

Numero serie: 1955_348

Evento scatenante:

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Emozioni trasferite nella scrittura: