Invano avrò tentato di cantare
tutta la vita? Ora che s’é spezzata
la serie dei miei giorni, non so dire:
l’estate s’avvicina con un passo severo
canuri libro di canti sotto il braccio
e non ho che duemila poesie
al passivo, non lette da nessuno
Oggi canto per me, per me altri cantano
un universo ascolta alla finestra
sospeso in una nube di parole
da pronunciare, un cosmico discorso
da tradurre, in versetti quotidiani
Eppure c’è un sorriso nello spazio
di la dalla finestra, e dita ai vetri
leggeri mi disegnano gli inviti
ad aprire, a capire e poi a ridire
ed io sventaglio il mio vocabolario,
di speranze, l’alfabeto del sangue,
e traduco… e mi sembra di cantare
Ma nessuno mi ascolta ed io a nessuno
parlo e domando: avrò tentato invano
tutta la vita di cantare? E ancora
mi risponde un sorriso alla piastra
di la dai vetri come una speranza
Autore: Gianni Toti
Data 3 gennaio 1955
Numero serie: 1955_347
Evento scatenante:
Temi:
Emozioni trasferite nella scrittura:
